Roma, 7 mag. (LaPresse)- Misura cautelare in carcere per Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato di aver sparato 4 colpi di pistola e ferito tre tifosi napoletani, uno in modo grave, prima della finale di Coppa Italia, sabato scorso, nei pressi dell’Olimpico a Roma. Così ha deciso il gip romano, Giacomo Ebner, che oggi ha sentito De Santis a Regina Coeli. I tre tifosi colpiti, accusati di rissa aggravata, tra cui Ciro Esposito, che lotta tra la vita e la morte al Gemelli, avranno invece l’obbligo di firma.
I magistrati avevano sollecitato il carcere per De Santis e i domiciliari per gli altri tre tifosi. Oggi il gip ha svolto gli interrogatori di De Santis e Alfonso Esposito in carcere mentre Gennaro Fioretti è stato ascoltato al Gemelli. Ciro Esposito, invece, è solo stato visitato dal giudice che si è reso conto della gravità delle sue condizioni di salute.
Nel pomeriggio il padre del tifoso napoletano ferito era tornato a scagliarsi contro il possibile arresto del figlio. “Speriamo che questi signori che mettono le manette a uno che sta in coma ci riflettano. Io ho fatto solo la prima elementare. Ma visto che loro hanno studiato molto, dovrebbero saper fare uno più uno. Controllare uno che sta in coma, oltre a essere uno spreco di denaro, che senso ha?”, ha detto Giovanni Esposito. “Se mi spiegano – ha aggiunto – con quale logica hanno messo un piantone vicino a uno in coma, dirò che ho sbagliato. Se no devono imparare a fare uno più uno. Anche se avesse torto – ha concluso – è comunque un ragazzo in coma”.
Per quanto riguarda invece le condizioni del tifoso, la madre rassicura tutti: “Ciro adesso sta un passettino avanti rispetto a ieri. Ha aperto gli occhi, mi ha riconociuto. Lo stanno dissetando. Io non ho mai perso la speranza. Io? Sto un po’ meglio di ieri”. “Fortunatamente, ringraziando il Signore, grazie alle preghiere, oggi ha aperto gli occhi. E spero che le persone continuino a pregare per lui”, ha aggiunto il padre del ragazzo, Giovanni Esposito.