Città del Vaticano (Vaticano), 23 apr. (LaPresse) – “Ieri ho ricevuto un video-appello da parte degli operai della Lucchini di Piombino, inviatomi prima della chiusura dell’altoforno che mi ha davvero commosso. Sono rimasto triste. Cari operai, cari fratelli, vi abbraccio fraternamente e a tutti i responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nei cuori di questi nostri fratelli e nel cuore di tutte le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica. Per favore, aprite gli occhi e non rimanete con le braccia incrociate“. Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro nel giorno del suo onomastico. Oggi infatti è san Giorgio.
“Cari operai, cari fratelli – ha aggiunto il papa Jorge Bergoglio – sui vostri volti erano dipinte una profonda tristezza e le preoccupazioni di padri di famiglie che chiedono solo il loro diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter custodire, nutrire ed educare i propri figli. Siate sicuri della mia vicinanza e della mia preghiera; non scoraggiatevi, il Papa è accanto a voi e prega per voi affinché quando si spengono le speranze umane rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai”.