Roma, 18 apr. (LaPresse)- Il processo sulla cosiddetta trattativa stato-mafia resta a Palermo e non verrà trasferito in nessuna altra città. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione. Gli ermellini della sesta sezione penale hanno così respinto la richiesta di rimessione presentata dai tre ufficiali dei carabinieri imputati nel procedimento Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno. I loro legali, lo scorso 5 marzo, hanno infatti presentato istanza di rimessione – alla cancelleria della Corte di Assise di Palermo, che l’ha trasmessa per competenza alla Suprema Corte – in quanto ritengono che ci siano rischi per la pubblica incolumità che deriverebbero da una serie di circostanze, come le minacce lanciate ai pm del processo da Totò Riina e intercettate in carcere.