Costa Concordia, Schettino torna a bordo per la perizia sui generatori

Grosseto, 27 feb. (LaPresse/AP) – Francesco Schettino, l’ex capitano della Costa Concordia, è salito per la prima volta sulla nave dopo il tragico naufragio del 13 gennaio 2012, quando persero la vita 32 persone. A Schettino, imputato per omicidio colposo e abbandono della nave, è stato permesso di ritornare sulla Concordia per supportare gli esperti nominati dal tribunale che devono effettuare la perizia sui generatori chiesta dalle parti civili. Il presidente della corte, Giovanni Puliatti, martedì nel dare l’ok al sopralluogo ha ricordato che “ci sarà come imputato e non come consulente” quindi “assisterà alle operazioni ma non potrà interloquire”. Il comandante ha indossato un giubbotto di salvataggio prima di prendere la barca che lo ha portato sul relitto. L’ex capitano sostiene che a contribuire alla tragedia siano stati proprio i generatori difettosi e l’equipaggio mal addestrato. Accompagnato dai suoi avvocati, Schettino è subito apparso nervoso e non ha rilasciato commenti mentre stava lasciando l’isola del Giglio per tornare sulla Concordia. L’ex comandante ha inveito contro i giornalisti per la ressa che lo ha seguito durante gli spostamenti e poi, al termine del sopralluogo, ha risposto alle domande.

“Le sensazioni lasciamole stare. Alcuni hanno patteggiato e ammesso le proprie colpe, io ci ho messo la faccia e sto facendo un processo”, ha detto. “Mi sono sottoposto al processo – ha aggiunto l’ex comandante – per far sì che vengano accertate le responsabilità. Inizialmente era stato detto che l’imputato non poteva andare sulla nave poi la seconda volta è stata fatta una richiesta sia verbale sia scritta che è stata accettata”.