Roma, 9 feb. (LaPresse) – Ieri sera l’Etna è tornato a incantare con le sue eruzioni, spettacolari e per ora innocue. Sono tre giorni che ha ripreso la sua attività, ma ieri sera questa è stata più intensa. Secondo quanto riferito dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), dopo alcune ore di ridotta attività esplosiva, nel pomeriggio di ieri il vulcano ha ripreso una vivace sebbene modesta attività stromboliana al nuovo cratere di sud-est, che ha prodotto piccoli sbuffi di cenere. Per tutta la serata è proseguita l’emissione di lava da due bocche effusive alla base orientale del cono del cratere, alimentando una colata lavica che si è riversata sulla parete occidentale della Valle del Bove. L’emissione di lava è pulsante, producendo ripetute ondate di lava i cui flussi si sovrappongono a quelli precedenti. Nelle ultime 36 ore, fa sapere l’Ingv, l’ampiezza media del tremore vulcanico in generale sta mostrando un graduale aumento, interrotto da ripetute fluttuazioni.