Meredith, giudici in camera di consiglio: sentenza in serata

Firenze, 30 gen. (LaPresse) – Si sono ritirati in camera di consiglio i giudici della Corte d’assise d’appello di Firenze che dovranno emettere oggi la nuova sentenza sulla morte di Meredith Kercher, uccisa il primo novembre 2007. La decisione, ha spiegato la Corte, arriverà non prima delle 17 ma con il passare delle ore i giudici paiono non trovare un accordo e ora si attendono le 21.30. “Un processo come questo – ha detto il presidente della Corte – non consente di fare previsioni sui tempi. Sicuramente non ci vedremo prima delle 17. Poi la Corte avviserà con largo anticipo rispetto all’ora in cui verrà letto il dispositivo”.

IL PROCESSO. Al banco degli imputati ancora una volta Raffaele Sollecito e Amanda Knox, accusati di omicidio volontario. Il primo è in aula col padre, la seconda non è mai tornata negli Stati Uniti per il nuovo processo dopo l’annullamento della condanna da parte della Cassazione.

LA RICHIESTA DELLA PROCURA: 30 ANNI PER AMANDA, 26 PER RAFFAELE. L’accusa ha chiesto una condanna a 26 anni per entrambi gli imputati ma nel caso di Amanda il procuratore generale ha anche chiesto la riformulazione della pena a 4 anni per la calunnia contro Patrick Lumumba, che la ragazza accusò ingiustamente di essere l’assassino. La Cassazione, ha detto il sostituto procuratore generale Alessandro Crini, ha “raso al suolo” la sentenza del processo di appello.

LA RICHIESTA DELLA DIFESA: ASSOLUZIONE. La difesa chiede l’assoluzione. “Siamo fiduciosi e sicuri che con le prove prospettate la Corte non possa che arrivare a una sentenza di assoluzione”, ha detto Luca Mauri, uno dei legali di Sollecito.

LE TAPPE IN TRIBUNALE. In primo grado Amanda venne condannata a 26 anni di reclusione e Raffaele a 25. Poi l’assoluzione in secondo grado, infine l’annullamento – nel marzo 2013 – della Cassazione e il ritorno davanti ai giudici, questa volta quelli della Corte d’assise d’appello di Firenze.