Roma, 30 gen. (LaPresse) – “Sono stanca”. Così Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, parlando con i cronisti dopo essere stata interrogata per 4 ore e mezza dal pm Eugenio Albamonte a Roma. La donna ha ricostruito tutta la vicenda che l’ha vista protagonista: la sua espulsione dall’Italia, con la figlia di 6 anni, Alua, avvenuta il 31 maggio scorso. Nell’inchiesta della procura di Roma sono indagati per sequestro di persona tre diplomatici kazaki, tra cui l’ambasciatore Andrian Yelemessov. Il procedimento ha preso avvio dalla denuncia della figlia maggiore Madina. Il provvedimento di espulsione è stato poi dichiarato illegittimo dal governo. Così, la donna è potuta rientrare nel nostro paese il 27 dicembre scorso. A piazzale Clodio, Slabayeva si è presentata con i suoi due avvocati, Riccardo Olivo e Astolfo Di Amato.