Roma, 23 gen. (LaPresse) – La guardia di finanza ha pubblicato i dati riguardanti la lotta all’evasione fiscale nel 2013, rendendo noto che nell’anno appena trascorso sono stati scoperti oltre 12mila responsabili di reati fiscali e 8mila evasori totali. Inoltre sono state avviate procedure di sequestro per 4,6 miliardi di euro e sono stati individuati oltre 27mila lavoratori in nero/irregolari. In totale sono 298 i milioni in contanti e i titoli intercettati ai valichi di frontiera.
Nello specifico sono stati denunciati 12.726 responsabili di frodi e reati fiscali, di cui 202 arrestati, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (5.776 violazioni), per non aver versato l’Iva (534 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.903 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilita (1.967 casi). La guardia di finanza rende noto che ammontano a 15,1 miliardi di euro i ricavi non dichiarati e i costi non deducibili scoperti sul fronte dell’evasione fiscale internazionale grazie anche agli strumenti di collaborazione amministrativa con altri Stati e all’attivita degli esperti della guardia di finanza all’estero. In particolare, i casi piu rilevanti riguardano i trasferimenti ‘di comodo’ della residenza di persone e società in paradisi fiscali e l’individuazione di stabili organizzazioni occulte, ovvero di sedi secondarie non dichiarate al fisco di società con sede estera che svolgono in Italia attività soggette a tassazione.
Dai dati pubblicati è emerso infine che il 32% degli scontrini è irregolare. La gdf fa sapere di aver eseguito oltre 400mila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, sia attraverso il sempre più frequente ricorso a piani coordinati di controllo calibrati sulle singole realtà territoriali, sia nell’ambito dei quotidiani servizi rivolti al contrasto delle varie forme di abusivismo ed illeciti in campo economico.