Torino, 22 gen. (LaPresse) – La Lav ha raccolto 20mila firme contro lo sterminio degli scoiattili grigi in Piemonte. Lo ha annunciato la stessa organizzazione animalista presentando oggi a Torino la petizione. Scopo della campagna, ha spiegato, è porre fine alla cosiddetta ‘eradicazione’ dello scoiattolo grigio nelle regioni Piemonte, Lombardia, Liguria e Umbria, “operazione – sottolinea – che pesa sulle tasche degli ignari contribuenti ben un milione e 930mila euro”. “Presentiamo oggi le oltre 20.000 firme raccolte nell’ambito della campagna per fermare il progetto che prevede lo sterminio dello scoiattolo grigio in Piemonte, Lombardia, Liguria e in Umbria. Il progetto, finanziato da vari soggetti istituzionali, non focalizza le reali cause che hanno portato alla diminuzione degli scoiattoli autoctoni: l’uccisione degli scoiattoli grigi non è la soluzione al presunto problema”, ha sottolineato Gualtiero Crovesio, consigliere nazionale della Lav.
“Secondo gli sterminatori – afferma Francesco Caci, responsabile Lav per la campagna ‘Io sto con gli scoiattoli’ – l’Italia sarebbe a rischio di pesanti sanzioni da parte dell’unione europea qualora non sterminasse gli scoiattoli grigi. Questo non è assolutamente vero, il progetto Ec-Square cita la cosiddetta convenzione di Berna che non è l’Unione Europea. E’ un organismo sovranazionale ad adesione volontaria che non ha alcun potere sanzionatorio. L’Italia invece è stata sanzionata doverse volte per le leggi in deroga sulla caccia, approvate dalle stesse regioni che adesso sono così solerti a voler sterminare gli scoiattoli per adempiere ad obblighi inesistenti. Inoltre questi sterminatori parlano di un fantomatico Poxvirus portato dai cattivi scoiattoli grigi americani che starebbe uccidendo gli scoiattoli rossi. Niente di più falso. Nel Nord America questo virus non esiste e in Italia non è mai stato osservato; è un virus endemico in Gran Bretagna e non si sa ancora chi lo abbia originato. Sappiamo solo che gli scoiattoli grigi ne sono immuni e gli scoiattoli rossi ne stanno diventando immuni. Quindi anche questa è l’ennesima bugia che noi vogliamo smascherare”.
Il numero degli esemplari di scoiattolo rosso in Europa è in calo. Ma anche in Asia, dove però lo scoiattolo americano è assente: è probabile quindi che questo calo sia da attribuire a cause antropiche, ovvero alla riduzione e alla compromissione dell’habitat dello scoiattolo rosso. “Chiediamo quindi – continua Crovesio – alla Regione Piemonte di fermare subito la politica delle uccisioni, di dialogare con le associazioni animaliste e di ascoltare la voce degli oltre 20.000 cittadini che in pochi mesi, pur nel silenzio totale su ciò che sta avvenendo, hanno sottoscritto le richieste della Lav. Le nostre richieste non hanno ottenuto finora alcuna risposta, come se i cittadini e le associazioni che li rappresentano non contassero nulla per queste istituzioni. Istituzioni che, dalle molte vicende assai negative che sono venute agli onori delle cronache ultimamente, si sono dimostrate non credibili”.