Catania, 30 dic. (LaPresse) – Nella serata di ieri l’attività stromboliana al nuovo cratere di sud-est dell’Etna si è progressivamente intensificata con frequenti e forti esplosioni da due bocche eruttive poste all’interno della depressione craterica, che sono accompagnate da forti boati udibili in un vasto settore attorno al vulcano. In mattinata l’attività eruttiva è proseguita senza mai raggiungere una fase di fontane di lava sostenute ma causando una densa nube eruttiva con modeste quantità di cenere. Nel primo mattino di oggi, l’attività eruttiva ha mostrato una leggera diminuzione, accompagnata da un decremento dell’ampiezza del tremore vulcanico, seguito da una stabilizzazione sia dell’intensità dell’attività eruttiva che dell’ampiezza del tremore.
Le due colate laviche attive da ieri sera, si sono unite alla base orientale del cono del nuovo cratere di sud est, formando un singolo flusso, che si è riversato sulla parete occidentale della Valle del Bove, raggiungendone il fondo nei pressi di Monte Centenari. Intorno alle 7.10, le telecamere di sorveglianza hanno mostrato un’emissione di cenere di color marrone-rossastro, da un punto sull’alto fianco settentrionale del cono del cratere, dove è stata emessa una nuova piccola colata di lava. Nella tarda mattinata è aumentata la quantità di cenere nella nube eruttiva. L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su un livello medio.
La società dell’aeroporto di Catania, che si è riunita stamattina alle 5.30, ha deciso la chiusura dei settori 1 e 2 dello spazio aereo della Sicilia orientale a causa della ripresa dell’attività dell’Etna. Aperti, invece, i settori 3 e 4. Lo scalo di Fontanarossa è pienamente operativo.