Palermo, 8 nov. (LaPresse) – A Lampedusa, nel pomeriggio di ieri, gli uomini delle squadre mobili di Palermo ed Agrigento e del Servizio centrale operativo di Roma, hanno arrestato un 24enne somalo, ritenuto uno degli organizzatori della traversata dalla Libia verso l’Italia culminata, lo scorso 3 ottobre, nel naufragio della imbarcazione e nella morte per annegamento di 366 migranti. Si tratta di una delle prime occasioni in cui gli investigatori sono riusciti a risalire alla identità di uno dei capi della organizzazione criminale transnazionale che gestisce, tra il corno d’Africa, il Sahara e la Libia, gli imponenti flussi migratori illegali dal nord-Africa verso la Sicilia occidentale. L’uomo, appartenente ad un gruppo di miliziani armati è accusato di numerosi, gravi reati: dal sequestro di persona a scopo di estorsione, alla associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della immigrazione clandestina, dalla tratta di persone alla violenza sessuale. Nel corso delle indagini sono emersi, inoltre, elementi di colpevolezza a carico di un palestinese, in ordine alla sua partecipazione alla organizzazione di un altro sbarco, questa volta di cittadini siriani, recentemente verificatosi sulle coste lampedusane; anche quest’ultimo uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.