Roma, 31 ott. (LaPresse) – Saranno circa 7 milioni gli italiani in viaggio nei prossimi giorni in occasione delle festività per il primo novembre, l’1,7% in più rispetto allo scorso anno. un’indagine esclusiva svolta dal Centro studi di Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions. Il 90% di italiani (rispetto all’87,5% del 2012) rimarrà in Italia, mentre l’8% (come nel 2012) andrà all’estero. Le località più gettonate saranno quelle montane, scelte dal 39%, seguite dal mare (24%) e dalle città d’arte (19%). Le terme e i luoghi del benessere saranno scelti dal 2,4% degli italiani (percentuale in calo rispetto al 2,9% del 2012), mentre i laghi saranno il luogo di villeggiatura per il 3,5%.
I dieci italiani su 100 che hanno scelto destinazioni estere per il ponte di Ognissanti, preferiranno le capitali europee, che raccolgono il 61,6% della domanda complessiva. L’11,8% andrà oltre oceano in visita alle grandi capitali extra-europee. Un 13,3% sceglierà invece le montagne d’oltre confine e un 6,6% opterà per mari esotici.
L’albergo sarà la struttura prescelta dal 32% dei viaggiatori (rispetto al 32,6% del 2012), seguito dal 29,5% di chi andrà in casa di parenti o amici (rispetto al 29,2% del 2012) e dal 14,8% che si recherà in casa di proprietà (rispetto al 14,9% del 2012). L’agriturismo sarà scelto dal 5% dei viaggiatori (rispetto al 5,1% del 2012), il bed & breakfast dal 4,5% dei vacanzieri (rispetto al 6,7% del 2012), il residence dal 3,3% (rispetto allo 0,8% del 2012) ed il rifugio alpino salirà al 3,1% delle preferenze (rispetto all’1,6% del 2012).
La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 249 euro (rispetto ai 247 del 2012 per un +0,8%). Da ciò un giro d’affari che si attesterà su 1,74 miliardi di euro (rispetto a 1,71 miliardi di Euro del 2012 per un +1,4%). Chi resterà in Italia spenderà mediamente 221 eEuro (come nel 2012) e 526 euro a persona (rispetto ai 541 Euro del 2012) verranno invece mediamente spesi da chi sceglierà una vacanza oltre confine. La durata media del soggiorno durante questo ponte sarà infine di 2,5 notti trascorse fuori casa (rispetto alle 2,9 notti del 2012).
“Abbiamo apprezzato il primo, sia pur timido segnale che la legge di stabilità ha dato, intervenendo sulla deducibilità dell’Imu per gli immobili strumentali. Confidiamo che analoghi segnali positivi – ha commentato il presidente di Fedarlberghi, Bernabò Bocca – possano pervenire in merito alla nuova tassa sui rifiuti e sui servizi, tenendo conto del fatto che gli alberghi hanno una bassa produzione di rifiuti ed in merito alle deduzioni Irap, che chiediamo vengano estese anche ai lavoratori stagionali del settore turismo”. Bocca, si dice al tempo stesso “preoccupato” per la riduzione del limite delle spese in contanti. “Una simile misura – aggiunge – rischierebbe di danneggiare sia la clientela italiana sia soprattutto quella estera abituata a pagare cash qualsiasi acquisto di beni e servizi con limiti ben più ampi nel resto dei Paesi del Vecchio Continente”.
“L’invito che pertanto rivolgiamo al Parlamento ed al Governo -conclude Bocca – è per una attenta riflessione ed un opportuno coinvolgimento delle categorie su quanto si sta progettando, affinché non si partorisca un banale topolino che affossi e porti ad un definitivo declino il settore, bensì un leone ruggente in grado di accrescere realmente l’occupazione e l’economia turistica del Bel Paese”.