Roma, 28 ott. (LaPresse) – Sono circa 5 milioni gli italiani che soffrono di diabete e “se continuiamo a tagliare come capita gli accessi alle cure, a soffocare lentamente la diabetologia e a baloccarci con sperimentazioni e progettini, il diabete potrebbe avere impatti macroeconomici giganteschi pesando, con costi stimabili in decine di miliardi, su ogni possibilità di ripresa economica dell’Italia”. L’allarme arriva da Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia, in vista della giornata mondiale del diabete, il prossimo 9 e 10 novembre.
La giornata mondiale del diabete, istituita dalle Nazioni unite nel 2006 ma coordinata in Italia da Diabete Italia già dal 2002, cade ufficialmente il 14 novembre. La maggior parte dei 500 eventi organizzati da associazioni fra persone con diabete, medici, infermieri e dietisti e altri volontari si terrà tra il 9 e il 10 novembre. Si tratta della più rilevante e capillare manifestazione del volontariato in Italia in campo sanitario: coinvolge da 5 a 10mila volontari e circa 500mila cittadini.
Attraverso la Giornata Mondiale del Diabete, Diabete Italia intende spingere – spiega Caputo – affinché le Regioni adottino i modelli di assistenza efficaci e appropriati previsti nel piano nazionale diabete, il documento redatto dopo una lunga e ampia consultazione dal ministero della Salute, approvato dalla Conferenza Stato Regioni e pubblicato sulla gazzetta ufficiale a febbraio.
“Il piano nazionale diabete – sottolinea Rossella Iannarelli, coordinatrice nazionale della giornata mondiale del diabete – disegna un modello razionale di assistenza che, senza sprecare risorse, mette le persone in grado di gestire al meglio il loro diabete e riduce, a breve medio e lungo termine, le sofferenze umane e i costosi ricoveri dovuti a scompensi glicemici e a complicanze. Vogliamo che sia recepito formalmente ma soprattutto preso in considerazione e utilizzato da tutte le Regioni italiane per aggiornare i loro modelli di assistenza spesso disomogenei e carenti”.
“A questo scopo – prosegue – in molte Regioni i volontari che organizzano gli eventi proporranno a tutti i cittadini di firmare una Cartolina che verrà consegnata all’assessore alla Salute della Regione, per spingerlo a mettere a disposizione le risorse e le strutture necessarie per prevenire e gestire al meglio il diabete”.