Roma, 17 set.- (LaPresse) – “Abbiamo dimostrato a tutto il mondo cosa è in grado di fare la tecnologia italiana”. Così il premier Enrico Letta durante un incontro a Palazzo Chigi con il capo delle Protezione civile, Franco Gabrielli appena rientrato dall’Isola del Giglio dove alle 4 di questa mattina la nave Concordia è tornata in posizione verticale. “Questo è un grande momento di orgoglio nazionale – ha proseguito Letta – E’ un momento di grande orgoglio nazionale che è giusto rimarcare – ha continuato il presidente del Consiglio – Siamo campioni di autolesionismo, parliamo sempre male di noi stessi, oggi è giusto essere orgogliosi”. Il recupero della Concordia, ha spiegato ancora, è stato un esempio “di ottimo rapporto tra pubblico e privato, che ha funzionato, e dimostra che è possibile in Italia che pubblico e privato collaborino”. “Non voglio dimenticare in questo momento cosa ha significato quel dramma che è costato la vita a tante persone, il nostro pensiero va ai dispersi i cui corpi si cerca di recuperare e a tutte le famiglie colpite. Aggiungo quanto è importante oggi il messaggio per la terra così ferita, il Giglio e la Toscana, che però hanno dimostrato di saper reagire”. Letta ha anche ringraziato “tutte le strutture dello Stato, i ministri dell’Ambiente Andrea Orlando e il suo predecessore Corrado Clini”.
Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi Gabrielli ha spiegato che l’operazione Concordia “è stato un grande risultato frutto di un lavoro di squadra, non c’è mai stato un uomo solo al comando. La cifra distintiva della nostra collaborazione si riassume in un sostantivo: serietà”.
Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha infine puntualizzato che “il bilancio dell’operazione sulla Costa Concordia all’isola del Giglio è positivo: c’è stata costantemente attività di monitoraggio delle acque e la qualità delle acque è immutata”. “E’ giusto essere orgogliosi – ha sottolineato – ed è giusto che il pensiero vada ai due corpi intrappolati”. Orlando ha detto di essere “orgogliosi dal punto di vista ambientale”, perchè l’intervento sulla nave naufragata “ha quasi azzerato la possibilità di impatto ambientale.