Taranto, 6 set. (LaPresse) – Nuovi sviluppi giudiziari sull’Ilva. Cinque fiduciari dell’azienda sono stati arrestati nelle province di Genova, Brescia, Varese, Verona e Taranto, da militari della Guardia di finanza del capoluogo jonico nell’ambito della prosecuzione dell’inchiesta denominata ‘Ambiente Svenduto’. Le misure sono nate da approfondimenti investigativi al termine dei quali e’ stato ipotizzato che da anni, e precisamente dal 1995 (ossia fin dal momento dell’insediamento del Gruppo Riva a Taranto) “determinate persone, di diretta derivazione della proprietà tenevano sotto stretto controllo lo stabilimento tarantino, avendo il compito effettivo di verificare l’operato dei dipendenti, assicurandosi che fossero rispettate le logiche aziendali”. I fermati rappresentavano vere e proprie figure di governo, che dettavano disposizioni su tutte le decisioni e da cui dipendevano anche i capi-area. La proprietà dei Riva, secondo le fiamme gialle di Taranto, aveva così creato un governo ombra che si avvaleva di personale dipendente dall’Ilva ma anche di consulenti esterni.