Papa a musulmani: Rispettiamo in ciascuno vita, dignità, diritti, idee

Città del Vaticano, 2 ago. (LaPresse) – “Ciò che siamo chiamati a rispettare in ciascuna persona è innanzitutto la sua vita, la sua integrità fisica, la sua dignità e i diritti che ne scaturiscono, la sua reputazione, la sua proprietà, la sua identità etnica e culturale, le sue idee e le sue scelte politiche.”. E’ un passaggio significativo del messaggio di Papa Francesco ai musulmani per la fine del Ramadan, reso noto oggi dalla sala stampa vaticana. “Siamo perciò chiamati – continua il Pontefice – a pensare, parlare e scrivere dell’altro in modo rispettoso, non solo in sua presenza, ma sempre e dovunque, evitando ingiuste critiche o diffamazione”. In questo senso “hanno un ruolo da svolgere – conclude – le famiglie, le scuole, l’insegnamento religioso e ogni genere di mezzi di comunicazione sociale”.

“Riguardo all’educazione della gioventù musulmana e cristiana – ha scritto ancora Bergoglio, ritornando a rivolgersi ai giovani, dopo la Gmg a Rio de Janeiro in Brasile – dobbiamo formare i nostri giovani a pensare e parlare in modo rispettoso delle altre religioni e dei loro seguaci, evitando di mettere in ridicolo o denigrare le loro convinzioni e pratiche”.