Roma, 30 lug. (LaPresse) – La Farnesina sta proseguendo le verifiche in seguito alla notizia del presunto sequestro in Siria del gesuita italiano Paolo Dall’Oglio, che da trent’anni in Siria promuove il dialogo interreligioso con il mondo islamico. Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri. Secondo notizie di stampa un gruppo di miliziani legati ad al Qaeda in Iraq avrebbe rapito il religioso nella città siriana di Raqqa, sotto controllo delle forze ribelli.
“Mi domando, prima di tutto, se lui fosse veramente in Siria in questi giorni e poi, ripeto, attendo anche di avere dati più certi”. Così il nunzio apostolico in Siria monsignor Mario Zenari in merito alla notizia del rapimento di padre Paolo Dall’Oglio. “Anche da esperienze passate – spiega sul sito di Radio vaticana – bisogna andare un po’ cauti quando si ascoltano certe notizie. Spero che la notizia non abbia fondamento”. Alcune fonti di stampa hanno riferito che il fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa sarebbe stato rapito ieri da un gruppo filo al-Qaeda a Raqqa, nell’est della Siria. Il Vaticano non conferma la notizia tramite il vice direttore e ha fatto sapere che il caso è seguito dal ministero degli esteri italiano. La situazione, sempre secondo la sala stampa della Santa Sede, è all’attenzione della nunziatura di Damasco e viene monitorata.