Stato-Mafia, Riina: Io andreottiano da sempre

Palermo, 1 lug. (LaPresse) – Conferme dell’esistenza della presunta trattativa Stato-Mafia arriverebbero dal boss di mafia Totò Riina. Il capomafia, detenuto a Milano al 41 bis, alcune settimane fa, nella seconda metà di maggio, parlando con gli agenti di polizia penitenziaria del Gom (Gruppo operativo mobile) durante un paio di trasferimenti in carcere, avrebbe infatti affermato che sarebbero stati il boss Bernardo Provenzano e l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino a rendere possibile il suo arresto. Tali dichiarazioni, in cui Riina affermerebbe che la sua cattura non è quindi avvenuta come dicono i carabinieri, sarebbero contenute in una relazione delle guardie carcerarie depositata oggi al processo per la trattativa davanti alla corte di assise di Palermo. “Queste rivelazioni rappresenterebbe un formidabile riscontro alla tesi da sempre sostenuta da Massimo Ciancimino e alla ipotesi accusatoria e proprio questo fatto costituirebbe l’inizio della trattativa”, ha commentato l’avvocato Roberto D’Agostino, legale del figlio di Vito Ciancimino, Massimo, imputato e testimone nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia e attualmente in carcere per un altro reato. Secondo la tesi sostenuta da Massimo Ciancimino, per proprio tramite, i militari si sarebbero rivolti a suo padre, l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, per avere una sponda tramite Riina.

Andreottiano da sempre”: è come definisce se stesso il capomafia Totò Riina. “Le posso solo dire che era un galantuomo e che io sono stato dell’area andreottiana da sempre”, ha detto Riina secondo quanto riporta la relazione degli agenti del carcere milanese di Opera depositata oggi agli atti del processo sulla trattativa.

Giulio Andreotti “era un galantuomo” per il boss mafioso Totò Riina, secondo quanto riporta il documento in cui sono trascritti i dialoghi tra alcuni agenti e il capomafia di Corleone. “Appuntato, lei mi vede che possa baciare Andreotti?”, avrebbe risposto Riina alla guardia che gli chiedeva del presunto bacio tra lui e l’ex presidente del consiglio.