Milano, 30 mag. (LaPresse) – C’era una lunga coda questa mattina davanti al Piccolo Teatro di via Rovello a Milano, dov’è stata allestita la camera ardente di Franca Rame. Molti i milanesi che si sono messi in fila in attesa di rendere omaggio all’attrice, scomparsa ieri mattina nella sua casa di Porta Romana dopo una lunga malattia. In coda per l’attrice 84enne, che da sempre ha coniugato arte e impegno politico, ci sono soprattutto donne. Tra i presenti anche l’assessore alla Cultura del comune di Milano Filippo Dal Corno e il jazzista Franco Cerri.
Dopo una lunga coda, i milanesi hanno stretto la mano e abbracciato Dario Fo, che era seduto accanto al feretro della moglie. Il premio Nobel indossava una giacca beige e una lunga sciarpa bianca. Sul feretro è stato posto uno scialle rosso e una foto dell’attrice e accanto alla bara è stato collocato il gonfalone del Comune di Milano. Presenti anche il figlio Jacopo Fo e la nipote dell’attrice, entrambi con una sciarpa rossa. Franca Rame aveva chiesto che al suo funerale le donne, per le quali si è sempre battuta, indossassero qualcosa di rosso e cantassero ‘Bella Ciao’.
“Ho visto Franca per la prima volta non dal vivo ma in una fotografia nella casa dove abitava con sua madre, era bellissima. Poi l’ho incontrata ed è stato peggio”. Così Dario Fo, sulla porta del Piccolo Teatro. A chi gli ha chiesto cosa gli mancherà di più della moglie, Fo ha risposto: “Scriva 2000 volte Franca e avrà un’idea” e a chi gli ha fatto notare che servirebbero più donne come l’attrice, ha replicato: “Me ne basterebbe una”.
Il premio Nobel ha salutato e stretto la mano a centinaia di persone e ha invitato tutti a partecipare al funerale che domani si terrà al teatro Strehler. “Spero che ci sia qualcuno di voi domani – ha detto rivolto alla gente – parleremo più a lungo di Franca”. Fo domani non reciterà una orazione funebre, ma “un commiato – spiega – che è diverso”. E ad un giornalista che gli chiede cosa dirà per ricordare la compagna di una vita il comico, con un sorriso, risponde: “almeno vieni a fare la fatica di ascoltarmi”. Fo non è stupito dell’affetto e dal dolore dimostrato dai milanesi ma aggiunge che questo sentimento “mi fa quasi paura perché non è vero che essere in tanti a soffrire da un po’ di conforto”. “C’è gente che soffre e che piange – ha concluso – c’era anche una ragazza che mi ha detto ‘Franca mi ha salvato la vita’. Franca l’aveva fatta ospitare in un centro quando era ormai bollita dalla droga”. In coda alla camera ardente anche Ricky Gianco e Moni Ovadia.