Duplice omicidio nel milanese, uccisi padre e figlio: un fermo

Milano, 16 mag. (LaPresse) – Padre e figlio sono stati uccisi questa mattina, alle 6.25, a Casate, una frazione di Bernate Ticino in provincia di Milano, mentre si trovavano al bar. Le vittime sono Rocco Brattalotta, di 47 anni, e il figlio 23enne Salvatore, entrambi nati in Calabria ma residenti a Turbigo, nel milanese. Ad ucciderli, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe stato Davide Spadari, un operaio 36enne del foggiano, residente a Buscate, che lavorava con loro come carpentiere del ferro. L’uomo, dopo il duplice omicidio, stava andando in caserma a costituirsi quando è stato individuato da una pattuglia dei carabinieri ed è stato fermato. Probabilmente il duplice omicidio è avvenuto al termine di una lite per motivi di lavoro. Negli ultimi tempi i rapporti tra i tre si erano deteriorati perché il 36enne, che veniva regolarmente pagato, si sentiva vessato dai suoi datori di lavoro. Ieri sera tra padre, figlio e il loro assassino c’è stata una lite violentissima. Questa mattina il 36enne, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, si è presentato al bar di via Milano, dove i suoi titolari erano soliti fare colazione prima di andare al lavoro, armato di pistola e ha subito sparato uccidendoli. L’arma, recuperata dai carabinieri che stanno svolgendo le indagini, è una calibro 7.65 con la matricola regolarmente leggibile. I militari stanno facendo accertamenti per capire se appartenga al 36enne. A dare l’allarme è stato il gestore del bar che ha chiamato il 112. Una pattuglia ha trovato l’omicida vicino al bar e l’ha fermato. L’uomo non ha opposto resistenza e ora si trova in caserma.