Torino, 9 mag. (LaPresse) – “Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità: chi devasta la Valle non può pensare di farlo in maniera indisturbata, come se fosse un lavoro come tanti altri”. Così i No Tav sul sito ufficiale del movimento, annunciando iniziative future: “In vista di un’estate di lotta che sta per cominciare, siamo sicuri che ci saranno altre occasioni per continuare l’opera di boicottaggio attivo”. “Ieri notte – scrivono – anonimi hanno fatto un po’ di paura a chi persevera nell’intento di devastare la Val Clarea. Un mezzo della ditta Martina Service che opera all’interno del cantiere dell’alta Velocità è stato danneggiato e il devastatore che ne era alla guida lamenta alcune escoriazioni e un po’ di paura”.
I No Tav si riferiscono all’assalto nella notte tra il 7 e l’8 maggio da parte di un gruppo di persone a un camion di una ditta che lavora al cantiere della Tav avvenuto all’uscita autostradale di Susa. Il camion è stato bersaglio di un lancio di pietre e ha riportato danni. L’autista è stato medicato in pronto soccorso. Si ipotizza che possa essere un’azione legata agli espropri di alcuni terreni effettuati da Ltf. “Il solido codazzo di sindacalisti e politicanti schifosi – scrivono i No Tav – non ha perso tempo nel rilasciare dichiarazioni roboanti e di condanna, dando continuità al teatrino bipartisan. Ciò che è successo non è nulla di straordinario, semplicemente il continuare a mettere in pratica il boicottaggio attivo del cantiere poichè la campagna ‘c’è lavoro e lavoro’ non è un vuoto slogan, ma un obiettivo che va praticato ogni qualvolta se ne presenti l’occasione”.
Il senatore Pd Stefano Esposito, politico piemontese che a favore della Tav fa campagna da anni, ha portato la cosa in aula. “Poco fa – scrive su Facebook – sono intervenuto in aula al Senato per esprimere solidarietà e vicinanza all’operaio del cantiere di Chiomonte che mentre tornava a casa è stato oggetto di un agguato da parte di un gruppo di incappucciarti, presunti notav. Al termine del mio intervento i Senatori del M5S, non solo non hanno applaudito, non me, ma la solidarietà al lavoratore, ma i senatori piemontesi Airola e Scibona se la ridevano di gusto. Sono dei fessi”.