Dal nostro inviato Fabio De Ponte
Perugia, 28 apr. (LaPresse) – Si conclude oggi a Perugia il festival internazionale del giornalismo. Più di 450 i relatori coinvolti in oltre 200 eventi. Ancora presto per fare un bilancio definitivo ma “quest’anno c’è stata davvero tanta gente in più rispetto ai 50mila dell’anno scorso”, racconta Arianna Ciccone, ideatrice e anima del festival. “C’era davvero pubblico che veniva da ovunque”, sottolinea.
Una manifestazione, giunta ormai alla sua settima edizione, che si va consolidando. Non solo tanti relatori in arrivo dall’estero, ma anche “tante sono state – spiega Ciccone – le persone che sono venute apposta dall’estero solo per ascoltare”.
In effetti, anche nei tanti seminari che si sono svolti in inglese, spesso la maggioranza del pubblico non ha utilizzato le cuffie messe a disposizione dal servizio di traduzione, segno che tanti non erano italiani. Una organizzazione impontente: duecento volontari impegnati ad aiutare uno staff di quindici persone, coordinate da Ciccone; nove in tutto le sale, sparse tra hotel e suggestivi edifici storici del centro del capoluogo umbro.
Il festival si è imposto all’attenzione anche dei media nazionali, tanto che molti direttori delle principali testate hanno scelto di esserci: Lucia Annunziata di Huffington Post Italia, Ezio Mauro (Repubblica), Mario Calabresi, (La Stampa), Sarah Varetto (SkyTg24), Carlo Freccero (Rai 4), Vittorio Argento (Radio 1), Lucio Caracciolo (Limes), Merilla Petrino (Radio Popolare), Gian Paolo Accardo (Presseurop), Lorenzo Robustelli (eunews.it), Stefano Menichini (Europa), Alvaro Moretti (Leggo). Anche lo stesso direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha partecipato, prendendo parte a un appuntamento dedicato alla formazione delle nuove leve della professione. Tanti anche i giornalisti de La Stampa, Il Sole 24 Ore, L’Unità, Il Corriere della Sera, Radio 3, Libero, e i blogger e i rappresentanti delle organizzazioni che si occupano di media.