Roma, 28 apr. (LaPresse) – “Disperato” ma senza “un odio particolare”, solo con l’intenzione di compiere un gesto forte in una giornata importante. Stando a quanto si apprende da fonti investigative, Luigi Preiti, l’uomo che questa mattina ha sparato davanti a Palazzo Chigi ferendo due carabinieri, ha reso una piena confessione. All’ospedale San Giovanni, dove è ricoverato dopo alcune contusioni in seguito al fermo in flagranza, è stato sentito dal pm di turno Antonella Nespola e dal procuratore aggiunto Gianfilippo Laviani. Un uomo lucido, fermo, ma anche disperato. Quanto all’arma usata per sparare, per il pm ha confermato che si tratta di pistola “di provenienza illecita”. L’uomo infatti non ha il porto d’armi. Lo stesso Preiti ha confessato di averla acquistata al mercato nero di Alessandria quattro anni fa. Le accuse che gli sono state contestate sono tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da fuoco. Visto l’arresto in flagranza l’udienza di convalida si terrà con molta probabilità domani in carcere, dove nelle prossime ore l’uomo verrà condotto.