Città del Vaticano, 17 mar. (LaPresse/AP) – “Fratelli e sorelle buon giorno”. Così ha esordito Papa Francesco nel suo primo Angelus in piazza San Pietro. “Dopo il primo incontro di mercoledì scorso oggi posso rivolgere di nuovo il mio saluto a tutti e sono felice di farlo di domenica il giorno nel signore. È bello farlo qui in piazza. Una piazza che grazie ai media ha la dimensione del mondo”.
“HO LETTO UN LIBRO. MA NON FACCIO PUBBLICITA'”. “In questi giorni – ha raccontato – ho letto un libro del cardinale Kasper, un buon teologo. E’ un libro sulla misericordia che mi ha fatto tanto bene. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Ma non credete – ha aggiunto con un sorriso – che faccio pubblicità ai libri dei miei cardinali. Non è così”.
“CI PIACE CONDANNARE MA SERVE LA MISERICORDIA”. Il Papa ha ripreso poi la lettura di oggi, sulla donna adultera di cui Gesù ferma la lapidazione, di cui aveva già parlato durante l’omelia nella chiesa di Sant’Anna in Vaticano, dove ha celebrato messa. “Anche noi credo che siamo questo popolo che da una parte vuole sentire Gesù, ma dall’altra a volte ci piace bastonare e condannare gli altri”. “Il messaggio di Gesù – ha spiegato Papa Francesco – è questo: la misericordia. Per me, lo dico umilmente, il messaggio più forte del Signore, è questo: la misericordia. Lui stesso lo ha detto: ‘Io non sono venuto per i giusti, i giusti si giustificano da soli. Io sono venuto per i peccatori'”. “A volte qualcuno viene da me – ha raccontato – e mi dice ‘lei non conosce la mia vita, le ho fatte grosse’. Allora io dico: ‘Meglio, vai da Gesù. A lui piace che gli racconti queste cose’. Lui ha una capacità di dimenticarsi. Ti dice soltanto ‘neanche io ti condanno. Va’ e d’ora in poi non peccare più'”.
“UNA NONNA MI HA MOSTRATO LA SAPIENZA”. “Se il signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe”. Questa frase, ha raccontato poi Papa Francesco, gli è stata detta da una donna anziana che gli spiegava che Dio perdona tutto. “Mi è venuta voglia – ha raccontato – di chiederle ‘Nonna’, perché così da noi chiamiamo le signore anziane, ‘lei ha studiato alla Gregoriana?’. Quella è la sapienza interiore che dà lo Spirito santo verso la misericordia di Dio”.
“SONO LEGATO A QUESTA TERRA”. Infine il pontefice è tornato sulla scelta del suo nome: “Ho scelto il nome del patrono di Italia san Francesco d’Assisi e ciò rafforza il mio legame spirituale con questa terra, dove sapete sono le origini della mia famiglia. Ma gesù ci ha chiamato a fare parte di una nuova famiglia”.
“BUONA DOMENICA E BUON PRANZO”. Ha concluso così: “Il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. E non dimenticate: il Signore mai si stanca di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono. Buona domenica e buon pranzo”.
OLTRE 150MILA IN PIAZZA. Oltre 150mila sono stati i fedeli presenti in piazza San Pietro per il suo primo Angelus, secondo le stime della sala stampa vaticana. Una folla oceanica ha invaso la piazza, via della Conciliazione e tutte le strade limitrofe, bloccando il traffico fino al Tevere.
SPUNTA TRA LA FOLLA. In mattinata per papa Francesco si era già svolto un fuori programma: poco prima di celebrare la messa nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, si è affacciato dalla porta della Chiesa che dà sulla città di Roma per salutare la folla che gridava il suo nome. Confermando il suo stile semplice e informale, il Santo Padre si è poi avvicinato al capo della sua scorta e gli ha chiesto di lasciare avvicinare due sacerdoti argentini che aveva riconosciuto in mezzo alla gente. I religiosi si sono avvicinati e lo hanno abbracciato. Il Papa, salutando la folla, ha scambiato anche qualche parola con Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, la 15enne figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia che sparì in circostanze misteriose nel 1983.