Reggio Calabria, 31 gen. (LaPresse) – La dia di Reggio Calabria ha sequestrato beni per 5 milioni riconducibili Rocco Antonio Gioffré, classe 1936 nativo di Seminara e deceduto nel gennaio 2011. L’uomo era a capo della consorteria mafiosa operante nel comprensorio di Seminara e già nel 1959 fu diffidato. Nel novembre 2010 il tribunale irrogava la misura di sorveglianza speciale per la durata di 5 anni con l’obbligo di soggiorno che non veniva scontata essendo lo stesso deceduto nel carcere di Messina dove stava espiando una pena di 7 anni di reclusione per associazione di stampo mafioso. Gioffré era accusato di essere l’organizzatore di una serie di attività volte a condizionare la competizione elettorale per l’elezione a sindaco del comune di Seminara. Avvalendosi anche delle nuove disposizioni normative che prevedono la possibilità di aggredire il patrimonio nei 5 anni susseguenti il decesso sono state sequestrate: due ditte individuali operanti nel settore delle colture olivicole con sede in Seminara; circa 170.000 mq di terreno agricolo suddiviso in 34 appezzamenti, in Seminara, quasi tutti coltivati ad uliveti; 5 fabbricati siti in contrada Santa Venera di Seminara; un frantoio con linea completa automatizzata per la macina delle olive; aiuti pubblici al reddito degli agricoltori per 58.253, euro.