Milano, 21 dic. (LaPresse) – La prima corte d’appello di Milano ha assolto i tre manager di Google che erano a processo per violazione della privacy per la pubblicazione su Google Video di un filmato che mostrava un minorenne disabile insultato dai compagni di classe. In primo grado era stati condannati a 6 mesi. Per il quarto manager del gruppo di Mountain View il sostituto procuratore generale di Milano aveva chiesto l’assoluzione.
I tre manager dell’azienda di Mountain View sono stati assolti dall’accusa di violazione della legge sulla privacy “perché il fatto non sussiste”. Confermata l’assoluzione per un quarto dirigente, assolto anche in primo grado, accusato di diffamazione. Questa accusa è caduta per tutti i dirigenti del gruppo. La sentenza di primo grado, nel 2010, per la prima volta aveva ritenuto responsabile dei contenuti pubblicati sul web il provider che li aveva diffusi. Il video girato nel 2006 in un istituto tecnico di Torino, che immortalava le angherie subite da un minore disabile, era apparso su Google Video ed era stato tra i piùcliccati per 2 mesi. Critiche alla decisione dei giudici di primo grado erano arrivate sia del mondo della rete che da ambienti diplomatici che avevano ritenuto la sentenza una sorta di ‘censura’ al mondo di internet.
“Siamo molto felici – ha commentato la Policy Manager di Google Italia, Giorgia Abeltino – che la decisione di primo grado non sia stata confermata e che la Corte d’appello abbia riconosciuto l’innocenza dei nostri colleghi. Anche in questo frangente, il nostro pensiero va al ragazzo e alla sua famiglia, che in questi anni hanno dovuto sopportare momenti difficili”.