Trovate 3.100 tonnellate di vino prodotto in nero tra Bari e Benevento

Roma, 8 nov. (LaPresse) – Sequestrate 3.100 tonnellate di vino prodotto in nero e 4,5 tonnellate di doppio concentrato di pomodoro provenienti dalla Cina. Contestati oltre 700 mila euro di sanzioni in materia di tracciabilità e di indebita evocazione di marchi di qualità. Sequestrati beni per oltre 350.000 euro equivalenti a finanziamenti comunitari illecitamente percepiti nel comparto ortofrutta. Questo l’esito delle verifiche disposte dal comando carabinieri politiche agricole e alimentari a tutela dei consumatori, ad opera dei nuclei antifrodi (Nac). I controlli hanno interessato 173 imprese con particolare riferimento a quelle interessate in questo momento alla produzione stagionale dei prodotti vinicoli. I sequestri hanno riguardato oltre 3.100 tonnellate di prodotto vinoso tra mosto e vino dichiarato come Doc/Docg, in realtà mai registrato sui documenti contabili di cantina e quindi destinato alla cosiddetta commercializzazione “in nero”. In particolare, l’attività svolta in provincia di Bari e Benevento ha evidenziato presso talune aziende del settore la non corrispondenza della giacenza fisica e contabile della produzione e pertanto sono state contestate oltre 700.000,00 euro di sanzioni. In provincia di Napoli sono stati sottoposti a sequestro 4,5 tonnellate di doppio concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina che, sottoposto ad alcuni procedimenti di lavorazione in Italia, è stato fittiziamente e illegalmente commercializzato come ‘Made in Italy’. La cooperazione internazionale di polizia è stata attivata anche per contrastare la commercializzazione in Europea di Wine Kit e di vari prodotti alimentari che utilizzano illecitamente in etichetta richiami all’Italian Sounding sotto le più disparate forme: menzione di regioni italiane, impiego del tricolore, rappresentazione dello “stivale”, appellativo del prodotto con evidenti assonanze rispetto all’originale.