No Monty Day, centro di Roma sorvegliato speciale

Roma, 27 ott. (LaPresse) – Tombini sigillati, strade bonificate e divieto di parcheggio lungo tutto il percorso. Queste sono alcune delle disposizioni della questura di Roma per il ‘No Monti Day’, la manifestazione nazionale che si svolgerà oggi a Roma. Si partirà da piazza della Repubblica alle 14 e si arriverà in piazza San Giovanni. A differenza del 15 ottobre del 2011, quando la città e soprattutto la piazza vennero messe a ferro e fuoco, il sagrato della Basilica e la Scala Santa, teatro e culmine dei violenti scontri tra manifestanti e polizia, sarà transennato. Rispetto allo scorso anno la questura ha scelto, quindi, una linea più dura. Stando a quanto si apprende, infatti, è previsto un giro di vite contro chi manifesta senza autorizzazione. Chi esce dal corteo per prendere percorsi diversi, sarà dunque fermato e denunciato per manifestazione non autorizzata. Non solo: verranno anche rimossi i cassonetti dell’Ama che l’anno scorso furono usati da alcuni manifestanti come riparo e lanciati contro le stesse forze dell’ordine.

Ma anche gli organizzatori corrono ai ripari. Saranno infatti 300 le persone che garantiranno il servizio d’ordine per una giornata che viene annunciata come ‘un grande evento’. Sono attese a Roma circa 300mila persone. Trecento i bus che arriveranno nella capitale. Finora hanno aderito il movimento No tav della Valsusa, il comitato No debito, il comitato Sisma 12 dei terremotati emiliani, i disabili del comitato 16 novembre, la Rete 28 aprile, Opposizione Cgil, Unione sindacale di base e Confederazione Cobas. Prevista anche la presenza di alcuni partiti, tra cui Rifondazione, Rete dei comunisti, Sinistra critica, Partito comunista dei lavoratori, Comunisti uniti. E poi delegati Carbosulcis, Fincantieri, Fiat di Pomigliano, di Mirafiori, di Melfi, della Val di Sangro, Same di Bergamo, Trenitalia, Wagon Lits, Almaviva, Vodafone, Telecom, Alitalia, Videocolor, Alenia, New Holland, dei vigili del fuoco e del pubblico impiego.