Roma, 17 ott. (LaPresse) – Il Governo ha posto la fiducia sul disegno di legge anticorruzione. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Paola Severino in aula al Senato. Sulla scelta del governo sulla questione c’era incertezza, tanto che per decidere è arrivato a palazzo Madama il premier Mario Monti. La seduta in Senato è stata sospesa per mezz’ora e alla fine la Severino è tornata in aula annunciando la fiducia. In questo modo, ha sottolineato, con l’automatico stralcio di tutti gli emendamenti, “nessuno potrà dire che questo provvedimento sia frutto di inciuci”. Non solo ma, ha annunciato, una volta che il disegno di legge anti-corruzione sarà definitivamente approvato “con assoluta tempestività il governo interverrà anche sulla materia della incandidabilità” dei condannati, perché “il governo mantiene i propri impegni”.
“Fare i grilli parlanti è uno sport molto diffuso, anche io appartenevo a questa categoria, ma bisogna passare qui dentro per capire la fatica che c’è dietro ad ogni provvedimento”, ha detto la Severino intervenendo nell’aula del Senato al termine della discussione generale, e suscitando l’applauso dei senatori. “Uno degli scopi principali” del provvedimento, ha spiegato, “era mantenere l’equilibrio delle pene, non ci devono essere un eccesso nè in basso nè in alto. Una pena giusta si costruisce tenendo conto dei valori da tutelare”.
“Io – ha aggiunto – non mi pento di nulla di quello che ho fatto, insegnare senza partecipare non è giusto”. “Oggi – ha chiosato il Guardasigilli – sembra che questo provvedimento sia carta straccia e che si siano persi mesi. Non è vero che non abbiamo costruito nulla”.