Cuba, a inviati italiani restituiti passaporti: atteso domani rientro

Roma, 30 set. (LaPresse) – “Stiamo tutti bene, sono state 24 ore molto complicate, ma siamo stati trattati in modo dignitoso. Ci hanno tolto i telefoni e tutto quello che avevamo, ci hanno ridato i nostri passaporti per poter rientrare in Italia, ma non ci è stato ancora formalizzato alcun provvedimento di espulsione”. Lo ha detto a Tgcom 24 Ilaria Cavo, la giornalista, inviata di Videonews, fermata, ieri, con tre colleghi italiani a Cuba, mentre stavano svolgendo un reportage sull’omicidio di Lignano. Ilaria Cavo, e gli altri tre colleghi, l’operatore Mediaste Fabio Tricarico, il cronista del Messaggero Veneto Domenico Pecile e il fotoreporter del Corriere della Sera Stefano Cavicchi, dopo che si è conclusa l’udienza, sono stati scortati a L’Avana, per essere espulsi dal Paese. Il rimpatrio in Italia dei cronisti è atteso per domani. La Cavo ha riferito di essere stata sottoposta a “interrogatori a ruota” dagli inquirenti.

Confermato anche il sequestro del materiale raccolto dai giornalisti a Cuba, e in particolare dell’intervista a Reiver Laborde Rico, il fratello di Lisandra accusato con la giovane di aver ucciso i due coniugi Burgato a Lignano Sabbiadoro. “Ci hanno consegnato un foglio- ha raccontato la Cavo a Tgcom24 – con cui dovremo ripresentarci all’ ufficio immigrazione domani e ci hanno riconsegnato i passaporti e ci accompagneranno all’aeroporto domani. Potremmo rimanere anche fino a dopodomani, ma la scelta è partire gia domani appena possibile con i voli. L’espulsione non è formale ma è un invito a lasciare Paese. Stiamo tutti bene, siamo un po’ provati da ore di continui interrogatori, da un viaggio lungo scortati da guardie del ministero interno”. “Siamo stati alloggiati in un hotel vicino a un centro di accoglienza. Ci hanno ridato i passaporti, e questo è stato un momento importante per dire che la vicenda si è conclusa”, ha aggiunto l’inviata. “Non c’è stato nessun processo per direttissima siamo stati fermati per violazione delle norme sull’immigrazione”, ha detto la Cavo spiegando che tutto il materiale del reportage è stato distrutto.

Il gruppo si trovava nell’isola per intervistare Reiver Laborde Rico, il fratello 24enne di Lisandra, la giovane che ha confessato il delitto di Paolo Burgato e Rosetta Sostero, avvenuto a Lignano Sabbiadoro il 19 agosto scorso. Erano sul posto con un visto turistico, essendo impossibile entrare nel Paese dichiarando la professione giornalistica. Bloccati ieri mattina a Camaguey, un paese di 300mila abitanti nel centro dell’isola dove avevano rintracciato e intervistato Rico, i quattro sono stati interrogati presso la sede locale del ministero dell’Interno.