Castelvetrano (Trapani), 29 set. (LaPresse) – “Noi prenderemo Matteo Messina Denaro. Gli faremo terra bruciata intorno, gli chiuderemo gli spazi e lo chiuderemo nella cella di un carcere e da quel momento sarà un problema giudiziario non di controllo del territorio. E’ più che una promessa, perché c’è un investimento di risorse e di professionalità”. Lo ha detto il capo della polizia Antonio Manganelli, che oggi ha ricevuto a Castelvetrano, nel trapanese, zona del boss, la cittadinanza onoraria del Comune, e ha inaugurato un nuovo commissariato su un terreno confiscato alla mafia. Manganelli si è detto certo che Messina Denaro si trova ancora nella zona: “Il posto più sicuro – ha spiegato – per un latitante è quello di trova più a suo agio. Mi meraviglierebbe se lo trovassimo in un’altra parte del mondo”.