Torino, 25 set. (LaPresse) – Un’applicazione gratuita che ha cambiato il mondo della fotografia: si tratta di Instagram che dà la possibilità agli utenti di scattare foto e condividerle sui social network. Un’invenzione che ha talmente colpito la rete da spingere gli utenti a creare una vera e propria comunità: gli Instagramers. Fondatore della community mondiale è lo spagnolo Philippe Gonzalez, in visita a Torino in occasione della Social media week per la presentazione del calendario Lavazza 2013 che utilizzerà proprio gli scatti degli instagramers per raccontare l’anno che verrà. Gonzalez spiega che la popolarità di Instagram deriva dal fatto che le fotografie diano la “possibilità di comunicare senza necessità di traduzione”.
Poi c’è la componente di egocentrismo presente in ognuno, tanto che fra le prime tag utilizzate sull’applicazione c’è proprio quella che riguarda le immagini che gli instagramers scattano di se stessi, e che Instagram porta alla luce: “L’app – dice Gonzalez – dà la possibilità a chiunque di svelare il proprio lato artistico e di condividerlo in pochi istanti e click con tutta la comunità”. Non solo: un aspetto fondamentale di Instagram è quello social che permette agli utenti di relazionarsi fra loro e che in Italia ha avuto il suo picco sabato scorso all’Instameet, proprio a Torino.
A guidare questo gruppo di 200 utenti il fondatore di Instagramers Torino, Nicola Pasianot, che spiega come nasce la passione per questa applicazione: “E’ come scattare una vecchia polaroid. Instagram ti dà una gratificazione immediata e stimola la discussione. L’Instameet invece ci ha dato la possibilità di passare da utenti a persone che condividono la stessa passione”. Un divertimento, quindi, un gioco e una passione. Ma la vera rivoluzione la racconta Gonzalez in una sola frase: “La possibilità che ha ognuno oggi di catturare il mondo che lo circonda e di condividerlo rappresenta la maggior trasparenza che l’umanità abbia conquistato nella sua storia”.
Twitter @ChiaraTroiano