Coldiretti: Nel 2012 crollo del 25% nella raccolta del miele

Roma, 23 set. (LaPresse) – Crolla del 25 per cento la raccolta di miele in Italia nel 2012 per effetto dell’andamento climatico anomalo che non ha risparmiato gli ‘alveari del Papa’ e tagliato i raccolti nazionali mettendo a rischio la biodiversità nelle campagne. Lo rende noto la Coldiretti in occasione della Giornata della Salvaguardia del Creato ha organizzato a Castel Gandolfo per l’Angelus del Papa la mostra ‘I colori della biodiversità’ con le patate viola, le melanzane rosse, le mele grigie, il cece nero ed i pomodorini zebrati insieme al primo miele raccolto negli alveari collocati lo scorso anno nell’azienda agricola del Vaticano all’interno di Villa Barberini a Castel Gandolfo, resistenza estiva del Papa dagli agricoltori della Coldiretti.

A soffrire è stata anche la produzione di vino che è scesa per la prima volta in Italia sotto i 40 milioni di ettolitri, raggiungendo il minimo storico – sottolinea la Coldiretti – che quest’anno ha donato al Papa una vigna per produrre vino a km 0.. Si tratta degli effetti della tendenza al surriscaldamento che – sottolinea la Coldiretti – è evidente anche in Italia dove l’estate si è classificata al secondo posto tra le piu’ calde da 210 anni facendo registrare un’anomalia di 2,32 gradi in piu’ rispetto alla media, secondo Isac Cnr. Una anomalia che ha colpito anche le api, curate dai 75mila apicoltori italiani, che non sono importanti solo per la produzione di miele nel 1,1 milioni di alveari ma – sostiene la Coldiretti – offrono gratuitamente all’agricoltura italiana un servizio di impollinazione con un valore che è stato stimato in 2,5 miliardi di euro. Vere sentinelle dell’equilibrio naturale globale tanto che la loro scomparsa avrebbe conseguenze disastrose per la salute, l’ambiente e la biodiversità perché, secondo una dichiarazione attribuita ad Albert Einstein, “se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.

Infatti – precisa la Coldiretti – l’alimentazione dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di insetti, al quale proprio le api concorrono per l’80 per cento. Per resistere ai cambiamenti climatici è importante salvaguardare la biodiversità nelle coltivazioni agricole come fanno moltissimi agricoltori italiani che in occasione della giornata della salvaguardia del Creato hanno portato a Castelgandolfo curiose specialità salvate dall’estinzione non solo colori non convenzionali, ma anche con proprietà nutrizionali importanti per la salute umana. Se la carota viola di Polignano – ricorda la Coldiretti – ha un contenuto di antociani, sostanze importantissime per contrastare l’invecchiamento dell’organismo, 28 volte maggiore di quello delle tradizionali carote arancione, il peperone bianco, ricco di vitamina C è altamente digeribile, ha buccia sottile ed è particolarmente adatto per essere impiegato a crudo. E la patata viola, che mantiene questo colore all’interno ed anche in cottura, profumata al sapore di castagna – precisa la Coldiretti – è definita “salva salute” perchè ricca di antiossidanti che agiscono come protettori nella prevenzione del cancro e come ritardante dell’invecchiamento. Pomodorino giallo, mela renetta grigia, riso nero, fagioli verdi, melanzane rosa, ceci neri sono tutti prodotti – informa la Coldiretti – che l’intelligente lavoro e l’attenta opera di recupero e conservazione degli agricoltori ha salvato dall’estinzione.

In Italia – informa la Coldiretti – nel secolo scorso esistevano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi sono meno di 2.000, di cui 1.500 a rischio. E negli ultimi 40 anni, nel mondo, sono scomparse circa 2000 razze animali di interesse zootecnico, e dal 1990 è andato perduto il 75% della diversità genetica delle colture agricole. Un’azione di recupero importante si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle Botteghe di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. Si stima che – conclude la Coldiretti – almeno 100 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno 30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mercati e delle Botteghe degli agricoltori di Campagna Amica. Un patrimonio di biodiversità che potrà essere conosciuto da venerdì 28 settembre al 30 settembre nella storica vallata del Circo Massimo a Roma quando per la prima volta coltivatori, allevatori e pastori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane giungeranno per incontrare da vicino i cittadini, raccontare le proprie storie e quelle dei loro straordinari prodotti nell’ambito di “Cibi d’Italia”, il primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti per l’intero weekend, dalla mattina alla tarda serata (www.cibiditalia.eu).