Senato approva all’unanimità ratifica Convenzione di Lanzarote

Roma, 19 set. (LaPresse) – E’ stato approvato in Senato definitivamente e all’unanimità il disegno di legge 1969-D di ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa, nota come Convenzione di Lanzarote, per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. Nel codice penale viene inserito l’articolo 414-bis sull’istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia. Ad oggi il testo della Convenzione di Lanzarote è stato sottoscritto da 41 Stati mentre sono 10 ad averlo ratificato: oltre all’Italia, Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna.

Tra le novità più importanti introdotte dalla Convenzione di Lanzarote, l’introduzione di due nuovi delitti: l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l’adescamento di minorenni. Previste pene più severe per tutta una serie di reati: dai delitti di maltrattamenti in famiglia a danno di minori ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori. E’ inoltre previsto un inasprimento delle pene anche per i reati di prostituzione minorile e di pornografia minorile. Infine, non si potrà più dichiarare di non essere a conoscenza della minore età della persona offesa nel caso di commissione di uno dei delitti contro i minori.

“Grande soddisfazione” di Save the Children per l’approvazione del testo dopo cinque anni di iter parlamentare. “L’Italia – commenta l’organizzazione – rafforza il proprio sistema di protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso e si adegua agli altri Paesi europei”. “Secondo una ricerca di Save the Children – dichiara Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia – tra i giovani che utilizzano internet il 13% invia proprie foto o immagini di sé nudo ad adulti. Con l’approvazione di oggi, l’Italia potrà finalmente avvalersi di uno strumento fondamentale di protezione e di contrasto dai frequenti casi di abuso e sfruttamento sessuale che avvengono anche attraverso la rete”. “Siamo soddisfatti – prosegue Neri – della conferma nel testo di alcune posizioni che Save the Children ha da sempre sostenuto, quali ad esempio la previsione della centralità del ruolo delle procure distrettuali nel contrasto del fenomeno e l’opportunità per i minori vittime di abusi o sfruttamento di essere assistiti in ogni fase del procedimento giudiziario. In questi anni, abbiamo seguito costantemente il complesso iter legislativo, richiamando Camera e Senato a fare presto, ma allo stesso tempo a non depotenziare gli strumenti previsti dalla Convenzione”.