Torino, 10 set. (LaPresse) – Tracce ematiche e biologiche, considerate utili dagli inquirenti. E’ il risultato del sopralluogo, che ai fini giudiziari vale come accertamento irripetibile, eseguito oggi pomeriggio dai carabinieri della scientifica di Torino sulle due auto – una Fiat Punto e una 500 – di Daniele Ughetto Piampaschet, indagato e arrestato per l’omicidio della prostituta nigeriana Anthonia Egbuna. L’esame si è svolto nel pomeriggio a Giaveno.
I pezzi delle vetture che sono stati prelevati verranno analizzati nei prossimi giorni dai tecnici nominati della procura per capire a chi appartengono le tracce. La vittima venne trovata morta nel fiume Po a Torino lo scorso febbraio. L’indagato, difeso dall’avvocato Stefano Tizzani, è stato arrestato lo scorso 16 agosto. Secondo gli inquirenti l’omicidio risalirebbe al novembre del 2011. Fondamentali per le indagini, secondo gli inquirenti coordinati dal pm Vito Sandro Destito, sono stati alcuni romanzi manoscritti redatti da Piampaschet, in cui si racconta appunto di una prostituta nigeriana e si anticiperebbe il delitto, e i tabulati telefonici che dimostrano numerosissimi contatti tra l’indagato e la vittima.
Nei prossimi giorni verrà eseguita una perizia anche su un braccialetto di corallo rosso trovato a casa dei genitori di Piampaschets, dove viveva anche lui, che secondo gli inquirenti apparteneva alla prostituta e su cui potrebbero esserci tracce biologiche importanti. Anche di questo braccialetto si parla in uno dei romanzi scritti dall’arrestato, che ha sempre ammesso la relazione ma non l’omicidio.