Roma, 25 ago. (LaPresse) – Cinquantatre milioni di prodotti falsi sequestrati. Seimila responsabili denunciati, in manette 94 affiliati ad organizzazioni criminali dedite al falso, italiani nel 41% dei casi. E’ questo il bilancio die primi 7 mesi di attività svolta nel 2012 da parte delle fiamme gialle. Con oltre 7.300 operazioni di controllo del territorio ed indagini anticontraffazione, in media 35 al giorno, la guardia di finanza ha tolto dal mercato 28 milioni di ‘tarocchi’, 22 milioni di prodotti pericolosi e 3 milioni di falsi ‘made in Italy’, sottraendo al giro d’affari dell’economia criminale 2 milioni di euro al giorno.
Oltre il 90% dei sequestri è stato operato sul territorio, fuori dai punti di approdo delle merci, quali porti ed aeroporti. Più in dettaglio, 15 milioni di capi ed accessori di abbigliamento, 18,5 milioni di giocattoli, 15,5 milioni di beni di consumo e 4 milioni di prodotti elettronici. Non più solo capi firmati e articoli di pregio, ma anche articoli per la casa e per la scuola, cosmetici, farmaci, detersivi, sigarette, profumi, parti meccaniche, fino ad arrivare ai profilattici. Tutti prodotti – sottolineano le fiamme gialle – destinati ai consumatori italiani, totalmente ignari della loro scarsa qualità ed inconsapevoli della intrinseca pericolosità di questi articoli non conformi agli standard comunitari di sicurezza.
Fra i casi scoperti, quello emerso nelle indagini delle fiamme gialle di Venezia relativo a un canale di smercio di falsi ‘Rolex’, ‘Pathek Philippe’, ‘Cartier’ e ‘Breitling’ destinati ai turisti stranieri che affollano la città nei mesi estivi. Ripercorrendo tutta la filiera i finanzieri sono giunti fino a Prato dove, in un appartamento, laboratorio dotato di clichè e punzonatrici, gli orologi in origine senza marchio venivano modificati. I finanzieri di Fiumicino hanno, invece, smantellato un’organizzazione che attraverso porti del Nord Europa importava “tarocchi”, tra cui occhiali ‘Ray Ban e ‘Safilo’ e scarpe ‘Hogan’, ‘Nike’ ed ‘Adidas’ e poi, avvalendosi di una fitta rete di dettaglianti, riusciva a smerciare rapidamente la merce.
L’operazione ‘Luna Rossa’, condotta con l’ausilio di sofisticati strumenti tecnologici, ha permesso di sequestrare otto milioni di falsi, di arrestare i 7 cinesi al centro dell’organizzazione, tutti residenti a Roma, e di denunciare 14 fiancheggiatori, cui sono stati sequestrati tutti i beni. Dalla Cina venivano anche i 2 milioni di falsi biglietti del treno ‘Leonardo Express’, del valore di 14 euro ciascuno, scoperti al Porto di Livorno in un container che, ufficialmente, conteneva armadi metallici. Stessa provenienza per il milione di giocattoli sequestrati a Trento ed i 100 mila profilattici contraffatti scoperti in un container nel Porto di Gioia Tauro. Da Napoli e Caserta partivano, invece, le false ‘Hogan’ prodotte in fabbriche clandestine gestiti da soggetti vicini ai gruppi criminali locali: 16 opifici, 237 macchinari ed 89 denunciati, 20 dei quali tratti in arresto dai finanzieri di Fiumicino e Caserta.
l porto di Palermo sono state sequestrate 9.000 confezioni di detersivo di marca, pari a 20 tonnellate, caricate su un tir proveniente da Napoli. I finanzieri hanno capito che qualcosa non andava scoprendo che il fabbricante indicato nel documento di trasporto operava in un settore diverso dai prodotti per la casa. Le analisi chimiche hanno dimostrato che si trattava di polvere priva di caratteristiche detergenti. Le indagini antiriciclaggio condotte dal Nucleo di polizia tributaria di Firenze sui proventi illeciti dei gruppi criminali italo-cinesi operanti nel settore del falso, hanno portato, lo scorso mese di luglio, al sequestro di 52 imprese, 26 immobili, oltre 100 veicoli e 183 conti bancari: 242.000 trasferimenti illeciti di denaro compiuti da 155 imprenditori con la complicità di un money transfer e 58 prestanome. L’operazione Cian Ba 2012 conclude le indagini iniziate con l’operazione Cian Liu, che hanno permesso nel complesso di scoprire trasferimenti illeciti di denaro verso la Cina per 4,5 miliardi di euro ed oltre 300 milioni di euro evasi da 558 imprese gestite da cinesi; denunciare 581 persone, di cui 24 arrestate; bloccare 14 agenzie di money transfer; sequestrare 207 aziende, 283 immobili e 471 veicoli.Il falso corre anche su internet.I finanzieri della Tenenza di Salò (Bs) hanno scoperto un sito specializzato nella vendita di ‘hi – tech’ troppo a buon mercato gestito da due italiani di Manerbio (Bd) ed Este (Pd). Tablet, smartphone ed accessori per auto con marchi ‘Apple’, ‘Htc’ e ‘Nokia’ accanto a prodotti ormai fuori catalogo ed introvabili nei negozi ufficiali, tutti falsi.