Taranto, 11 ago. (LaPresse) – Giallo sull’Ilva di Taranto. Il gip, Patrizia Todisco, con un provvedimento notificato all’azienda ieri, avrebbe stabilito lo stop dell’impianto. Nell’ordinanza si impone all’Ilva di risanare gli impianti dell’area a caldo sequestrati ma “senza prevedere alcuna facoltà d’uso a fini produttivi”. Ma dai legali dell’azienda arriva la smentita: “Il riesame – spiega legale dell’Ilva di Taranto, Egidio Albanese, passando riga per riga il testo del provvedimento – non ha specificato nulla sulla produzione. Il provvedimento del gip notificato ieri riguarda ‘gli obblighi e le competenze’ che spettano al presidente Ferrante e non la produzione. Assolutamente non c’è nessuno stop. Potrebbe eventualmente disporlo solo il riesame nelle motivazioni”.
L’ORDINANZA – Nell’ordinanza in effetti il gip Patrizia Todisco specifica chiaramente le competenze del presidente dell’Ilva Bruno Ferrante e di Barbara Valanzano, nominata amministratore degli impianti sequestrati. Dopo di che riprende la decisione del riesame sul sequestro e ribadisce la necessità di adottare “tutte le misure tecniche necessarie al protrarsi delle situazioni di pericolo”. L’unico passaggio dal quale sembrerebbe evincersi uno stop alla produzione, che recita “senza prevedere alcuna facoltà d’uso degli impianti a fini produttivi”, è contenuto in una parentesi e si riferisce alle decisioni del riesame.
L’ILVA RICORRE – In ogni caso Ferrante non ha perso tempo e ha già dato mandato ai propri legali di “impugnare immediatamente il provvedimento”, ha annunciato il gruppo, spiegando che è stato subito convocato il consiglio di amministrazione “per le determinazioni conseguenti”.
FERRANTE: “GIP CREA PROBLEMI ALL’AZIENDA” – “Vogliamo esperire tutte le possibilità per chiedere l’annullamento di un provvedimento che non ci sembra corretto”, ha detto Ferrante. “Non vogliamo chiudere l’Ilva – ha proseguito -. Anche la famiglia Riva si è impegnata moltissimo e crede nello stabilimento di Taranto. La preoccupazione è alta perché i provvedimenti della magistratura creano non pochi problemi all’azienda”. Il ricorso sarà presentato dai legali entro ferragosto. Le motivazioni del riesame sono attese per lunedì ma potrebbero slittare a dopo il 15 agosto.
LEGALE: “PROVVEDIMENTO ABNORME” – Per Albanese, comunque, al di là della questione dello stop, si tratta di “un provvedimento abnorme e non credo che il gip abbia la competenza per farlo”. Ferrante, con l’ordinanza, sottolinea il legale, infatti, resta responsabile di ciò che avviene nell’impianto pur non avendo più poteri: “Viene ribadito – dice Albanese – essere ‘datore di lavoro’ per tutto lo stabilimento, quindi anche in caso di infortuni, ma responsabile dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr) solo per gli impianti non interessati dal provvedimento di sequestro preventivo. Barbara Valenzano invece – spiega ancora il legale dell’Ilva – per il gip ha potere di spesa per gli aspetti ambientali e gestisce tutti gli impianti sottoposti al sequestro. Inoltre il giudice mette pressione ai custodi che ha nominato disponendo che presentino una relazione settimanale all’autorità giudiziaria, quindi alla procura”.