Fisco, fallimenti in serie: 100 perquisizioni in tutta Italia

Torino, 26 lug. (LaPresse) – Vasta operazione contro l’evasione fiscale del nucleo polizia Tributaria Torino in 10 regioni italiane.

Oltre 300 finanzieri, coordinati dalla procura della Repubblica subalpina, impegnati a dare esecuzione a un centinaio di perquisizioni, nell’ambito di una indagine su una serie di fallimenti finalizzati alla evasione fiscale, sinora calcolata in 15 milioni di Iva e 9 milioni di ritenute non versate all’erario. Dodici gli indagati, quattordici società coinvolte, e dei rappresentanti legali e soci delle medesime, mira a raccogliere ulteriori elementi probatori dello schema fraudolento attuato. Le dieci regioni interessate dall’operazione sono, oltre al Piemonte, la Liguria, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio, la Puglia e la Sicilia), mentre 18 sono le province (oltre a Torino, Genova, Cuneo, Alessandria, Vercelli, Novara, Asti, Aosta, Milano, Varese, Trieste, Bologna, Parma, Firenze, Roma, Latina, Bari e Palermo).

Oltre 300 finanzieri, coordinati dalla procura della Repubblica torinese per eseguire un centinaio di perquisizioni. Il sistema fraudolento scoperto dalle fiamme gialle sarebbe in piedi da anni: le società, tutte operanti nel settore della vigilanza, svolgevano regolarmente la propria attività con gli uomini e mezzi in dotazione, mentre veniva dolosamente attuato uno stato d’insolvenza. A quel punto, la parte sana veniva fatta confluire in nuove società, con la cessione di rami d’azienda. Il core business proseguiva così senza soluzione di continuità, attraverso nuovi soggetti giuridici con denominazioni simili. In capo alle vecchie compagini sociali, portate al fallimento o formalmente trasferite in altre sedi d’Italia od all’estero, restavano i debiti tributari, mai onorati.