Torino, 10 lug. (LaPresse) – Quarantacinque rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla procura di Torino all’udienza preliminare del maxi-processo sui No Tav per 45 imputati. Il quarantaseiesimo indagato ha chiesto di patteggiare. I principali reati contestati sono lesioni e violenza e resistenza a pubblico ufficiale, relativamente agli scontri del 27 giugno e 3 luglio 2011 al cantiere della Tav di Chiomonte, in Val di Susa. Domani l’udienza preliminare continua con la discussione delle difese, calendarizzata per tre udienze consecutive. La decisione sul rinvio a giudizio del gup Edmondo Pio è prevista per la prossima settimana. E’ stata invece accolta dal gup la richiesta di costituzione di parte civile al maxi-processo a carico dei No Tav di quattro sindacati delle forze dell’ordine e di 64 uomini tra poliziotti, carabinieri e finanzieri rimasti feriti durante gli scontri della scorsa estate al cantiere della Tav di Chiomonte in Val di Susa. I sindacati che saranno parte lesa al dibattimento che si aprirà il prossimo autunno sono Sap, Cobar Gdf Piemonte, Ugl e Siap. La richiesta del Siulp è stata respinta perché i legali non hanno presentato lo Statuto del sindacato, che richiederà quindi la costituzione come parte civile in fase di apertura del dibattimento. E’ la prima volta che sindacati delle forze dell’ordine e agenti vengono ammessi parte civile in un processo per reati che riguardano l’ordine pubblico. Grande assente il ministero dell’Interno, che ad oggi non si è ancora costituito parte civile. Il gup ha accolto anche la richiesta di costituzione di Ltf, la societa’ italo-francese che gestisce i lavori della Tav e della Italcoge fallimenti, una delle società che si occupava dei lavori al cantiere fallita un anno fa.
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