Napoli, 9 lug. (LaPresse) – Questa mattina la mobile di Napoli sta dando esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di 45 persone, per vari reati che vanno dall’associazione per delinquere al falso in atto pubblico e alla corruzione. Sono tutti dipendenti cimiteriali, medici legali e titolari di imprese funebri. In particolare è stata disposta la custodia cautelare in carcere per 3 indagati, i domiciliari per altri 15, presentazione all’autorità giudiziaria per gli altri 27. Il meccanismo, meschino, è quello classico che coinvolge infermieri, imprese funebri e personale cimiteriale in una catena di corruzione. Svelato anche un ulteriore inquietante fenomeno corruttivo, ovvero spesso le autopsie venivano redatte dai medici senza neanche vedere le salme, ma via telefono. Tutte le somme illegalmente elargite dalle imprese funebri erano poi messe in conto alle famiglie sotto la voce ‘spese cimiteriali’.