Afghanistan, muore un carabiniere

Adraskan (Afghanistan), 25 giu. (LaPresse) – A terra sono rimasti in tre: Manuele Braj, 30 anni, morto sul colpo e Dario Cristinelli ed Emiliano Asta, feriti ma non in pericolo di vita. Un’esplosione all’interno del campo di addestramento della polizia afghana ad Adraskan, nell’ovest del Paese, e i tre carabinieri si aggiungono alla lista delle 51 vittime e delle decine di feriti italiani in oltre 10 anni di presenza nel Paese asiatico. Ma su ciò che è avvenuto questa mattina alle 8.50 ora locale, le 6.30 ora italiana, Roma e Kabul hanno opinioni differenti. Il portavoce del contingente italiano, il colonnello Francesco Tirino, spiega che a causare la tragedia “è stato un razzo lanciato da fuori che ha impattato nei pressi della garitta ed è esploso”, uccidendo il militare. Ipotesi confermata dal team di specialisti, “principalmente italiani, i migliori sul campo”, che hanno effettuato i rilievi nella base. Per la polizia locale, però, all’interno del campo di Adraskan non c’è “alcun segno di attentato”. Il portavoce Raouf Ahmadi fa sapere che la morte del giovane militare sarebbe stata causata “dall’esplosione accidentale di una granata all’interno della garitta di osservazione”.

Manuele Braj, carabiniere scelto di 30 anni, originario di Galatina (Lecce) è morto sul colpo. Effettivo al 13esimo reggimento Friuli Venezia Giulia, lascia la moglie di 28 anni e un figlio di 8 mesi. Dario Cristinelli ed Emiliano Asta, rispettivamente effettivi alla seconda brigata mobile di Livorno e al settimo reggimento Trentino Alto Adige, sono ricoverati all’ospedale militare americano di Shindand, con ferite alle gambe.

Immediata la reazione del mondo istituzionale e della politica, che ha condannato da tutte le parti quanto accaduto ad Adraskan. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio di “affettuosa vicinanza e della più sincera partecipazione” alla moglie e al figlio del carabiniere ucciso “in questa tragica circostanza”. Cordoglio espresso anche dal presidente del Consiglio, Mario Monti, che ha augurato anche “una pronta guarigione ai due carabinieri rimasti feriti” e ha sottolineato che “il nostro paese sta facendo uno sforzo molto grande” a sostegno “della stabilità e della sicurezza contro il terrorismo internazionale”.

Per il presidente del Senato, Renato Schifani, l’Italia “ha pagato un prezzo altissimo” per la tutela “della democrazia e della libertà in Afghanistan”, un prezzo che per il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, è stato pagato “per impedire la nascita di un Afghanistan libero e democratico”. “Manuele – ha detto – è stato colpito in modo vigliacco” ed è stato ucciso “dal terrorismo”. Tutti i partiti di maggioranza e opposizione hanno inviato un messaggio “di vicinanza” alla famiglia del 30enne ed esprimere “solidarietà” alle forze armate.