Modena, 3 giu. (LaPresse) – La terra continua a tremare in Emilia Romagna, dove questa sera, oltre a decine di scosse di magnitudo compresa tra il 2 e il 3, i sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato una scossa di magnitudo 5.1 (4.8 secondo i rilievi dell’Agenzia geologica statunitense). Il sisma si è verificato alle 21.20 ed è stato avvertito in tutto il nord Italia, anche nelle città di Milano, Varese, Padova, Genova, Firenze e Bologna. L’epicentro è stato localizzato a Novi di Modena. Subito dopo si sono verificate altre scosse: la prima alle 21.30, con magnitudo 3.3, la seconda alle 21.34 con magnitudo 2.5, la terza con magnitudo 2.3, tutte con epicentro nel modenese.
La scossa ha provocato il crollo di alcuni edifici all’interno della zona rossa dei comuni di Novi di Modena (tra cui il campanile), San Possidonio e Finale Emilia. Lo rende noto la protezione civile, in base alle informazioni raccolte dai vigili del fuoco che stanno effettuando i sopralluoghi necessari nelle zone colpite dal sisma. Secondo quanto riferito dalla protezione civile non ci sono feriti. In via precauzionale domani resteranno chiuse le scuole di Modena, Mantova e Sassuolo.
Come deciso dal Consiglio dei ministri lo scorso 30 maggio domani sarà una giornata di lutto nazionale, per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. La bandiera nazionale e quella europea sugli edifici pubblici di tutta Italia saranno esposte a mezz’asta. Si osserverà un minuto di raccoglimento nelle scuole di ogni ordine e grado. Il Cdm, inoltre, auspica iniziative autonome da parte delle associazioni di categoria del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie delle vittime del sisma e la modifica dei programmi televisivi nella giornata delle esequie.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata