Roma, 2 giu. (LaPresse) – I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati scarcerati e dunque sono usciti dalla Borstal School dove erano detenuti. Lo conferma la Farnesina, specificando che ora i due militari si trovano insieme alla delegazione italiana giunta in India per occuparsi del loro caso. L’avvocato dei due militari, Carlo Sica, che si sta occupando del loro caso insieme al collega Giacomo Aiello, ha detto a LaPresse che è possibile che i due andranno ad alloggiare nella stessa struttura dove è ospitata la delegazione. Tuttavia dalla Farnesina fanno sapere che questo dettaglio è ancora in corso di definizione.
“Esprimo la viva soddisfazione del Governo e mia personale per la liberazione, avvenuta oggi su cauzione, dei nostri marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Ho porto telefonicamente i sentimenti di gioia del popolo italiano al maresciallo Latorre e al Secondo Capo Girone e ho potuto constatare la loro forza e fierezza, malgrado la dura esperienza di questi mesi”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Mario Monti. “Un obiettivo importante della nostra azione – ha aggiunto – è stato così raggiunto. Ma la conclusione finale che vogliamo, per la quale abbiamo lavorato fin dal primo giorno con determinazione nei confronti delle autorità indiane di ogni livello, è il ritorno in Italia dei nostri militari”. “Trovo significativo – ha sottolineato il premier – che la liberazione sia avvenuta proprio nel giorno della festa della Repubblica e all’indomani di un altro risultato significativo: la rapida liberazione di Modesto Di Girolamo, sequestrato in Nigeria lunedì scorso. Anche per questo evento esprimo la soddisfazione del Governo e l’apprezzamento per tutti coloro che vi hanno contribuito”.”Il risultato oggi conseguito – ha concluso – è frutto dell’incessante impegno dei Ministri della Difesa, degli Esteri, della Giustizia e delle rispettive Amministrazioni, nonché dello stretto coordinamento al quale abbiamo improntato l’intera operazione, rivolta ad una finalità così rilevante non solo per i due militari, ma anche per la dignità nazionale dell’Italia, profondamente sentita dall’opinione pubblica e dalle forze politiche”.

