Modena, 31 mag. (LaPresse) – Stabilire “nel più breve tempo possibile luoghi e modalità” nei quali le vittime del sisma che ha colpito l’Emilia hanno perso la vita, “in modo da dare subito il ‘nulla osta’ per seppellire i morti accidentali” e consentire a chi può di piangere i suoi cari in pace. E’ questa la priorità dei magistrati, spiega a LaPresse il procuratore capo di Modena Vito Zincani. Per esclusione si stabilirà così anche su quali corpi sarà invece necessario effettuare l’autopsia. “Dove ci sono persone rimaste travolte sotto strutture recenti – prosegue – si porrà invece il problema della verifica”.
Circa le accuse mosse da qualche amministratore locale secondo le quali alcune aziende avrebbero risparmiato sulle costruzioni a scapito della sicurezza, il procuratore frena: “Non mi è stato segnalato nulla”, dice, e comunque, aggiunge, “si corre il rischio di innescare inutili polemiche”. “Quello che dobbiamo fare ora – sottolinea – è valutare se le strutture nuove crollate erano a posto. Credo che tutto il popolo italiano se lo aspetti”.
“Dovrò acquisire molti dati – continua – l’inchiesta durerà del tempo. Per ora abbiamo aperto solo un fascicolo. Probabilmente bisognerà aprirne più di uno. Ognuno è un caso a sè”, sottolinea, spiegando che per ciascuno in linea di massima si aprirà un fascicolo apposta, “a meno che non ci siano due persone morte con modalità identiche”.
Sull’ipotesi di sentire il pm di Torino Raffaele Guariniello, che sta promuovendo una procura nazionale sulle morti sul lavoro, Zincani spiega di non aver pensato ad alcun collegamento con le inchieste del magistrato piemontese sui casi Thyssen o Eternit e di non aver intenzione di chiamarlo per un confronto.