Truffa in settore autotrasporto, sequestrati beni per 60 mln a Palermo

Palermo, 18 mag. (LaPresse) – Sette cooperative coinvolte, fatture inesistenti per 120 milioni di euro, beni sequestrati per oltre 60 milioni: è questo il bilancio di un’operazione condotta dalla guardia di finanza di Palermo, che ha scoperto una maxi evasione fiscale nel settore dell’autotrasporto. Le fiamme gialle, in esecuzione di provvedimenti della Procura della Repubblica ha sequestrato cinque cooperative del capoluogo siciliano e i beni nella disponibilità degli amministratori, responsabili di aver organizzato un vasto sistema di frode. Tra i beni sequestrati 99 automezzi adibiti a trasporto merci (motrici, autocarri e furgoni), 10 autoveicoli, 6 motocicli, 5 terreni agricoli, 17 immobili nonché oltre 60 rapporti bancari, fino a un valore complessivo superiore a 62 milioni di euro, pari alle imposte evase. Oltre 180 i ‘padroncini’ che operavano senza pagare imposte dietro lo schermo giuridico delle cooperative e oltre mille i lavoratori impiegati presso diverse aziende sul territorio siciliano, ma formalmente assunti dalle cooperative che poi non versavano i contributi previdenziali e assicurativi. Il sistema ha permesso, negli anni, di beneficiare di ingenti e indebiti vantaggi fiscali a numerose aziende del settore della distribuzione, alcune delle quali sottoposte a sequestro perché riconducibili a soggetti indiziati o indagati per mafia; rilevata la presenza di persone già arrestate per mafia fra i soci e i dipendenti di alcune cooperative, così come l’emissione di fatture false a favore di queste ultime da parte di due aziende riconducibili ai fratelli Graviano. Scoperte poi fatture per operazioni inesistenti per 120 milioni di euro ed illecite compensazioni di debiti erariali per oltre 16 milioni di euro.