Unicredit, imprenditore di Parma minaccia suicidio ad assemblea soci

Roma, 11 mag. (LaPresse) – “Vi chiedo di appoggiare la mia mozione per l’apertura di una trattativa per una equa transazione così da ritirare la causa in corso, altrimenti non escludo che la lista degli imprenditori suicidi possa allungarsi di un altro nome”. Roberto Di Taranto, imprenditore della provincia di Parma, ha così minacciato il suicidio intervenendo di fronte all’assemblea UniCredit riunita a Roma.

Secondo Di Taranto il tracollo è avvenuto nel 2009 quando “a causa di una errata comunicazione da parte della filiale di Parma di UniCredit su un ritardato pagamento della rata di un mutuo, tutte e tre le aziende di proprietà della mia famiglia si sono viste revocare gli affidamenti e, nel giro di un anno, hanno dovuto terminare l’attività”. “La mia famiglia – ha proseguito l’imprenditore – è ora sul lastrico con problemi di liquidità e di natura psichica e nonostante due sentenze favorevoli da parte del Tribunale di Parma, UniCredit ha respinto ogni tentativo di conciliazione e ci ha costretto ad avviare una causa civile per la quantificazione del danno”.