Truffe, 22 arresti in Piemonte e Lombardia

Torino, 2 mag. (LaPresse) – Ventidue persone sono state arrestate in Piemonte e in Lombardia, nell’ambito di due diverse inchieste su truffe immobiliari e sulla contraffazione di denaro e il favoreggiamento dell’immgrazione clandestina. All’operazione hanno preso parte oltre agli uomini del settore polizia di frontiera di Domodossola, le squadre mobili di Verbania e di Torino e il personale dei commissariati di Monza, Busto Arsizio, Ivrea e Vigevano.

Sul fronte delle truffe immobiliari, le indagini hanno portato all’individuazione e alla disarticolazione di un’associazione a delinquere composta da 11 persone che individuavano le proprie vittime tra grosse società o facoltosi imprenditori interessati a vendere immobili di pregio e capannoni industriali.

Le vittime venivano quindi avvicinate dai criminali, che fingendosi intermediari di una società fittizia denominata con sede a Londra, intavolavano una trattativa per l’acquisto e pattuivano un corrispettivo per l’intermediazione. Al termine delle trattative e prima di procedere alla stipula del contratto, gli intermediari esigevano di visionare e contare il corrispettivo per la mediazione che sarebbe stato consegnato in contanti e rigorosamente in banconote da 500 euro solo dopo il rogito.

In questa fase entrava in gioco un fiduciario degli intermediari che aveva il solo compito di contare il denaro e in questo frangente si consumava la truffa: il fiduciario si presentava con una valigetta 24 ore provvista di doppio fondo in cui riponeva il denaro dopo averlo contato e rivestito con del cellophane, mediante abili manovre sostituiva le banconote vere con del banconote fac-simile che venivano quindi restituite all’ignaro venditore. Durante le esecuzioni delle ordinanze di custodia cautelare sono state effettuate delle perquisizioni domiciliari che hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro le valige e il denaro finto.

L’altro gruppo criminale è stato individuato attraverso l’attività di intercettazione: si tratta di italiani che per finanziare attività illecite, tra cui la fabbricazione di denaro falso, si accordavano con cittadini stranieri per favorire l’ingresso illegale di clandestini nel territorio nazionale.