Roma, truffa nei ‘punti verde’: Campidoglio parte lesa

Roma, 27 mar. (LaPresse) – Truffa aggravata, falsità ideologica e corruzione. Questi i reati contestati dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità nella realizzazione dei ‘Punti verde’, che questa mattina ha portato all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare e 19 perquisizioni da parte del primo gruppo della polizia tributaria. Una vicenda intricata quella al vaglio degli inquirenti, che ha come oggetto la realizzazione di ‘oasi ambientali’ all’interno di alcuni parchi romani. In particolare quelli su cui si è concentrata l’attenzione della procura e su cui si sarebbero consumati i reati contestati, sono quelli di Spinaceto, parco Feronia e Tor Sapienza. Tutto nasce da una denuncia fatta da due soggetti coinvolti a vario titolo nella realizzazione di alcuni Punti verde e che, a loro insaputa, si sono visti accreditare sui rispettivi conto correnti i denaro usato per far affluire le somme utilizzate per la realizzazione dei Punti verde.

Nel 2011 partono le indagini della procura di Roma, ancora in corso, coordinate dai pm Nello Rossi e Alberto Caperna che hanno portato alla individuazione di un sistema di corruzione che faceva perno su alcuni dipendenti del Comune di Roma, l’architetto Stefano Volpe e Anna Maria Parisi che avevano il compito di rendere false attestazioni, in cambio di denaro e altre utilità, sulla realizzazione dei lavori mai eseguiti o incompleti, per indurre in errore la banca erogatrice del mutuo e il Comune di Roma, fideiussore presso l’istituto di credito, nell’ambito di un progetto di project finance. Vittima della truffa, quindi, anche il Comune di Roma che in qualità di fideiussore delle società realizzatrici delle opere, ha già pagato 11 milioni di euro a titolo di rimborso per la società che lo hanno onorato. Massimo Dolce e Marco Bernardini i due imprenditori titolari delle società appaltatrici, invece, stando alle accuse, ‘oliavano’ il meccanismo delle false certificazioni che, in alcuni casi, sono arrivate anche a falsificare firme di responsabili ai lavori. Nelle tasche di Volpe e Parisi, sarebbero finiti 48mila euro per i lavori a Tor Sapienza e 50 per quelli a parco Feronia. Le perquisizioni di questa mattina sono state eseguite in case, uffici del Comune, e nella filiale del Credito Cooperativo.