Tragedia a Lampedusa, 5 migranti morti

Lampedusa (Agrigento), 17 mar. (LaPresse) – Ancora una tragedia in mare, al largo di Lampedusa. Cinque migranti hanno perso la vita durante il viaggio dalle coste libiche a bordo di un gommone e i loro corpi sono stati recuperati sulla carretta del mare, ammassati tra altre 51 persone stremate dalla traversata. Il barcone è stato avvistato questa mattina dalla guardia costiera di Lampedusa a 80 miglia dalla costa. Poi la terribile scoperta. I soccorsi sono durati fino al pomeriggio, quando tutti i profughi sono arrivati sull’isola delle Pelagie. Diciannove persone, di cui 14 uomini assiderati e cinque donne ustionate, una delle quali incinta, sono state tratte in salvo e prese a bordo del guardacoste ‘G. 124 Cavatorto’. Altri 32 naufraghi sono stati portati all’isola di Lampedusa a bordo della motovedetta ‘Cp 3012’. I più gravi, poi, sono stati trasferiti in elicottero a Palermo e in altri ospedali siciliani. Anche i cinque immigranti privi di vita sono stati imbarcati sulla motovedetta della capitaneria di porto e trasferiti a Lampedusa dove verranno sepolti.

Intanto si sono susseguiti altri avvistamenti e due barconi, con a bordo 114 e 107 migranti, sono stati soccorsi nel pomeriggio al largo dell’isola. I primi 114 sono stati avvistati a circa 60 miglia a sud est di Lampedusa. La seconda carretta del mare, invece, è stata intercettata a circa 90 miglia a sud est. In entrambi i casi ci sono donne e bambini, ma non si conosce il numero esatto. Le autorità dell’isola stanno predisponendo strutture provvisorie per accogliere i migranti, che non si sa ancora dove verranno trasferiti. “Già nella mattina – ha spiegato il responsabile delle attività sanitarie operante sull’isola, Pietro Bartolo – sono arrivati a Lampedusa 54 immigrati provenienti dalla Libia. Si tratta in prevalenza di eritrei e somali. Fra essi 19 necessitavano di cure mediche. Di questi, cinque sono stati i casi critici (fra essi una donna incinta), che su disposizione dell’assessorato alla salute sono stati trasportati in elicottero a Palermo. Con gli stessi mezzi è stato inviato a Lampedusa personale sanitario di rinforzo e al contempo è stato richiamato in servizio il personale che già presta la sua opera presso la struttura ospedaliera dell’isola. Nella serata di oggi sono giunti sull’isola altri 114 immigrati ed al momento sono sottoposti alla prevista visita medica dal personale dell’azienda sanitaria 6”.

Per fronteggiare l’emergenza il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha concordato con l’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Massimo Russo, e il direttore generale dell’Istituto Nazionale per la salute, le migrazioni e la povertà (INMP), Concetta Mirisola, l’attivazione di una task force costituita da medici, infermieri e mediatori culturali da inviare sull’isola. L’Inmp, che ha già realizzato il progetto accoglienza 2011 assieme all’Ospedale Civico Arnas di Palermo, dall’aprile a settembre dello scorso anno, “ha fornito – spiega il ministero – un soccorso ai migranti già dal momento dello sbarco al molo, effettuando un triage clinico-diagnostico con l’utilizzo di un approccio transculturale”. Ma la Regione siciliana, in attesa dell’arrivo della task force, ha da stamani messo in moto tutto il dispositivo messo a punto durante i mesi scorsi per far fronte all’emergenza, tra cui un tavolo tecnico regionale.