Borgaro (Torino), 15 mar. (LaPresse) – E’ stato ucciso l’uomo trovato carbonizzato in un fosso questa mattina intorno alle 9 a Borgaro, nel torinese, in strada Santa Cristina. Sulla fronte ha due ferite, e altri segni sulla nuca, ma solo l’autopsia, che verrà eseguita domani mattina dal dottor Roberto Testi, potrà confermare se l’arma è una pistola o un altro corpo contundente. A trovare il corpo, carbonizzato dai piedi alla metà del busto, sono stati due ragazzi di Borgaro che stavano percorrendo quella strada per andare a lavorare. La loro auto ha avuto un guasto. Si sono fermati, sono usciti, e nel fosso vicino al ciglio della statale hanno visto il corpo dell’uomo, disteso lungo un fianco, con erba bruciata intorno e pezzetti di plastica carbonizzati. Era legato con una corda sotto le ascelle e intorno alle gambe.
E’ difficile identificare la vittima, spiegano i carabinieri, perché ha il viso in parte deturpato. La carnagione è bianca, i capelli neri, l’altezza non superiore al metro e 50. L’età potrebbe essere tra i 30 e i 40 anni. Aveva una tuta e le scarpe da ginnastica, nient’altro. La testa coperta dal cappuccio della maglia. Nè portafoglio nè cellulare. Secondo i carabinieri, l’uomo è stato legato con delle corde e trasportato sulla strada dal suo assassino. Poi è stato bruciato nel fosso. Probabilmente questa notte, perché il cadavere era parzialmente caldo quando è arrivato il medico legale. E c’è un testimone, che ieri sera intorno alle 23 avrebbe visto le fiamme del piccolo incendio. Si occupa delle indagini Gabriella Viglione della procura di Torino.